I Fact-Checker, nella maggior parte dei casi non si occupano di verificare oggettivamente le notizie, ma si occupano e si preoccupano di sostenere una tesi, tesi che spesso coincide con la “tesi ufficiale”, quella dello stato o delle autorità. Capita così che si impegnino a “smontare” certe notizie, ma si guardano bene da smontarne altre. Capita invece spesso che siano loro stessi a pubblicare fake news, ma difficilmente si correggono anche davanti a strafalcioni evidenti. Avranno più a cuore l’approvazione del pubblico piuttosto che la sua corretta informazione?
Poi c’è una domanda che mi sono sempre fatto: “Ma uno per diventare fact-checker, quali studi deve fare, a quale ordine deve essere iscritto, quali esami deve sostenere?” Perché a volte sembra che questi individui si auto definiscano fact-checker, e poi “Per quale motivo questi signori dovrebbero avere in mano lo scettro della verità? Sono forse più intelligenti, preparati o hanno qualsiasi altra qualità che li rende superiori alle persone che criticano, talvolta pesantemente e in modo parziale?”.
Evidentemente no, anche perché controllare le notizie degli altri, non è esattamente la stessa cosa che scrivere articoli o fare video su quelle notizie.
Ma la cosa incredibile è la facilità con la quale talvolta cadono in errore dimostrando un’ingenuità disarmante, non certo degna di chi vorrebbe insegnarci a distinguere il vero dal falso.
quando i fact-checker superano la realtà
È così è capitato che mentre il giornalista freelance Andrea Lucidi, si divertiva a dare risposte senza senso a un utente che lo accusava di essere al soldo dei russi, L’account Twitter OSINT-I non solo lo prendeva sul serio, ma urlava al “Gomblotto”! Lanciando coraggiosamente l’allarme a forze dell’ordine, deputati e perfino al sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica! Ovviamente tramite post Twitter!
Tiravano in ballo anche Vincenzo Lorusso, fondatore di Donbass Italia che secondo questi geni sarebbe l’impero finanziario che pagherebbe Andrea Lucidi mezzo milione di rubli al mese (circa 5.000 €).
Fino a qui siamo nel ridicolo, ma la cosa grave e inaccettabile è la diffusione dei dati personali e dell’indirizzo di Vincenzo Lorusso, ci si domanda a quale scopo? Ci si domanda quale valore aggiunto ci sarebbe nel pubblicare l’indirizzo di una persona.
Infine per non farsi mancare nulla questi sedicenti fact-checker tirano in ballo anche un articolo di Radio Roma firmato dal sottoscritto, un articolo che riporta dichiarazioni e fonti di entrambe le parti, ma soprattutto un mio articolo, che non ha niente a che fare con Donbass Italia e nel quale Vincenzo Lorusso e Andrea Lucidi non c’entrano nulla.
Da notare che l’account Twitter OSINT-I si definisce OSINT: La Open Source INTelligence, acronimo OSINT (in italiano: “Intelligence su fonti aperte”), è quella disciplina dell’intelligence che si occupa della ricerca, raccolta ed analisi di dati e di notizie d’interesse pubblico tratte da fonti aperte. OSINT è stata introdotta durante la seconda guerra mondiale dalle agenzie di sicurezza di alcune nazioni. E si definiscono ovviamente anche fact-checker.
Dal momento che hanno preso una cantonata enorme e che come vedremo più avanti, non solo non hanno smentito ma hanno rincarato la dose, sarebbe forse il caso che questi signori iniziassero a pensare ad occuparsi di altro, a dedicarsi a materie nelle quali siano meglio preparati. Sarebbe il caso che imparassero a non dare giudizi o lanciare accuse senza avere solide prove.
In ogni caso li ringrazio perché mi hanno fatto ridere di cuore e se volete farvi qualche risata anche voi vi consiglio di guardare la puntata. Ecco gli screen e i link ai post:
Ditemi voi chi potrebbe credere che Donbass Italia guadagni decine di milioni di rubli al mese, che poi trasferirebbe a una sua società negli Emirati, che li cambierebbe in euro e dollari per poi inviarli, udite, udite! Sui conti di Aruba!
Qui trovate invece il post dove scambiano un mio articolo per uno scritto da Lucidi e Lorusso: https://twitter.com/OSINTI1/status/1727654676340855113
C’è anche chi tenta di fargli capire l’enormità della cantonata che hanno preso:
Ma “l’aiutino da casa” non è di grande aiuto, infatti i prodi fact-checker di Osint-I, oltre a postare altri screen di Lucidi che non sono attinenti (contesto mancante direbbero quelli di Open) replicano così: “Si vedrà se alle istituzioni tornerà utile o meno quanto da noi segnalato”.