Vincenzo Lorusso, giornalista a freelance in Donbass torna in trasmissione per raccontarci la guerra vista dal campo e in particolare dei pericoli per i giornalisti non allineati con il pensiero unico Nato-UE.
La Kill List dei servizi ucraini
Il 2 giugno 2023 il giornalista Andrea Lucidi, che ha girato numerosi reportage insieme a Vincenzo Lorusso, pubblicava questo post:
Qualche giorno fa sono stato inserito nella Kill-List dei servizi di sicurezza ucraini “Mirotvoretz“. Come italiano non posso fare a meno di ricordare che su questa lista era stato inserito anche Andrea Rocchelli, ucciso dall’esercito di Kiev nel 2014, la cui foto è ancora presente in questo database con sopra scritto “liquidato“.
Secondo il centro Mirotvoretz io sarei colpevole di diffusione di propaganda russa, supporto dell’invasione dell’Ucraina e udite udite, “partecipazione ai crimini russi contro il governo di Kiev ed il popolo ucraino“.
Gli stessi servizi ucraini hanno pubblicato oggi un articolo che mi riguarda (https://spravdi.gov.ua/…/hanged-uoc-priest-and-burned…/) tramite il sito del “Centro di informazione strategica” controllato dal ministero ucraino per la cultura e le politiche dell’informazione.
E’ evidente che il mio lavoro sta dando fastidio ai servizi di Kiev. Per quanto mi riguarda continuerò a fare quello che sto facendo: mostrare a tutti voi quello che succede in Donbass, come lo vedo io, senza filtri e senza manipolazioni. Forse è questa la cosa che da più fastidio a chi ha deciso di includermi in questa kill-list.
L’articolo contro Andrea Lucidi
Nell’articolo su lucidi si legge:
Il Center for Strategic Communication ha analizzato il lavoro di una di queste reti, il cui volto è lo pseudo-giornalista italiano Andrea Lucidi.
L’italiano lavora da tempo per la propaganda russa
Lucidi ha profili su Instagram, Twitter e YouTube, ma non li utilizza molto attivamente e il pubblico su ciascuno di questi siti non supera i 3.000 iscritti.
L’italiano si reca regolarmente nei territori temporaneamente occupati, dove gira storie di propaganda, che vengono poi distribuite ai media del Cremlino con un’enfasi particolare su quanto riporta il “giornalista italiano”.
Le bombe a grappolo e la Centrale nucleare di Zaporizhzhia
Andrea Lucidi doveva partecipare alla puntata ma non ha potuto collegarsi, così è Vincenzo Lorusso che ci parla di quanto è successo al suo collega, di quanto sia pericoloso fare il giornalista in Donbass e di quanto facilmente si possa finire sulla “Kill List” dei servizi ucraini.
Ci parla della situazione in Donbass, dei suoi ultimi servizi, della decisione Usa di inviare bombe a grappolo all’Ucraina.
Inoltre dopo che il ministero della Difesa ucraino ha ammesso il loro coinvolgimento nell’esplosione sul ponte di Crimea. Il viceministro Anna Malyar ha scritto:
“273 giorni da quando è stato effettuato il primo attacco sul ponte di Crimea per interrompere la logistica dei russi “.
Lorusso spiega anche la minaccia alla Centrale nucleare di Zaporizhzhia.