Farmaci sperimentali imposti alla popolazione con la menzogna che avrebbero protetto sé stessi e gli altri.
Ne parliamo con Andrea Caldart, Editore di Quotidianoweb.it e Gino Carnevale, pubblicista e opinionista, che tornano in trasmissione dopo la prima l’apprezzatissima puntata.
Iniziamo con l’ennesima vergognosa figura rimediata dall’ex ministro Roberto Speranza, che contestato da un giovane danneggiato in sedia a rotelle, gli ha prima detto che era pagato per contestarlo, poi in privato ha avuto la faccia tosta di dire che aveva firmato il consenso informato e che con la maglietta dei danneggiati ammazzavano le persone.
La dimostrazione che Speranza non ha nemmeno un briciolo di dignità, di rispetto, così come mistifica la realtà. Un chiaro segnale che nonostante le sue malefatte, si senta intoccabile, tanto da proseguire sulla menzogna secondo la quale avrebbe seguito la scienza. Peccato che la scienza fosse contro i lockdown, che le mascherine non proteggano dalla trasmissione e che i farmaci sperimentali non prevenissero la malattia e nemmeno il contagio, che quindi il green pass fosse uno strumento di pura discriminazione decisamente contrario alla nostra costituzione.
Davanti al Tar l’avvocatura dello stato ammette che le misure dei tamponi sono solo RACCOMANDAZIONI che non prescrivono alcun “OBBLIGO AL RIGUARDO”.
Report e i farmaci sperimentali: una dose di troppo
Nella puntata dell’11/02/2024 di Report è andato in onda il servizio “Una dose di troppo”, servizio che ha fatto molto clamore ma che non dice nulla che già non si sapesse e che ha il grave e imperdonabile difetto, di avere lo scopo di contestare il fatto che si siano sprecati dei soldi nell’acquisto dei vaccini, senza spendere una parola sulla fallacia di questi farmaci sperimentali.
Il servizio inizia evidenziando che oggi nessuno si vaccina, la campagna vaccinale è un grandissimo Flop, solo 199.000 vaccinazioni nel Lazio, 500.000 Lombardia, 20.000 Sicilia, insomma gli italiani sono improvvisamente diventati tutti “no vax”, ma questo non viene sottolineato a dovere. Abbiamo milioni di fiale in deposito, ma non arrivano ai medici di famiglia che ne fanno richiesta. Per le campagne vaccinali sono state acquistate 381 milioni di dosi ma somministrate solo 147 milioni, spesi in tutto 4,4 miliardi di euro per farmaci sperimentali.
La trasmissione torna sui contratti UE con le case farmaceutiche e gli sms della Von Der Leyen con Bourla, per l’acquisto dei vaccini Pfizer, del conflitto di interessi del marito della Von Der Leyen.
Abbiamo troppi farmaci sperimentali a deposito, quindi non compreremo quelle già ordinate, ma le pagheremo comunque al 50%, 10 € a dose in altre parole regaleremo soldi per niente alle case farmaceutiche, grazie a Conte, Draghi e ovviamente Speranza.
Finalmente si sottolinea l’inefficacia dei farmaci sperimentali, o meglio l’efficacia che dura poco, l’ECDC, il Centro europeo controllo malattie ha dichiarato che la copertura dura solo pochi mesi (3 – 6 mesi). La quarta dose offrirebbe una protezione dell’80%, ma dopo 3 mesi scenderebbe al 33%-49% sulle ospedalizzazioni, percentuali insignificanti in rapporto ai rischi, cosa che Report si guarda bene dall’evidenziare, percentuali che scendono fortemente dopo 6 mesi.
L’ EMA sapeva che la durata era limitata, infatti le case farmaceutiche avevano comunicato che dopo 4 mesi la protezione diminuiva, ma anche questo è stato tenuto ben nascosto alla popolazione, al contrario si prospettava una protezione per diversi anni, ma guai a dire che si trattava e si tratta di farmaci sperimentali.
Giovanni Rezza capo direzione prevenzione ministero salute, ammette che dal 2022 si è deciso di vaccinare per proteggere e non per prevenire, quindi hanno spalmato gli acquisti fino al 2026. Ma allora di grazia perché utilizzare il green pass rafforzato e l’obbligo vaccinale? È chiaro che l’ammissione di Rezza disintegra la decisione della Corte Costituzionale sull’obbligo vaccinale, che i giudici della Consulta avevano detto di aver preso seguendo la scienza, la quale però diceva che si trattava di farmaci sperimentali.
Poi, cosa gravissima e inaccettabile, Rezza non avrebbe letto i contratti pur avendo la password per farlo, dice di averlo fatto per paura di essere accusato di spifferarne il contenuto. Ma allora come faceva a dichiarare che i vaccini erano sicuri ed efficaci e non erano farmaci sperimentali?
A proposito dei contratti UE, con Pfizer, Magrini non sapeva … Poi si è “arrabbiato” nel novembre 2020, perché la consegna dei dati sugli effetti avversi sarebbe avvenuta dopo 2 anni e Pfizer era stata manlevata da rischi effetti avversi, anche questo evidenzia che si tratta di farmaci sperimentali.
Mentre il segretario generale ministero Giuseppe Ruocco il 10 agosto 2020, confessa le pressioni di Speranza per accettare un arbitrato per le controversie invece delle leggi ordinarie. Con quale intento? Quello di tutelare la salute dei cittadini oppure quello di tutelare gli interessi delle case farmaceutiche?
I contratti secretati obbligano gli stati ad acquistare 1,8 miliardi di dosi. L’Italia dovrà 12 milioni di dosi all’anno fino al 2026, l’ordine di 24 milioni di dosi è stato cancellato ma verranno comunque pagate al 50%, quindi altri 240 milioni buttati per farmaci sperimentali, poi però i soldi per la sanità, li disabili, le pensioni minime, le scuole o per riparare le strade non ci sono mai. (L’articolo continua dopo la foto)
Le spese pazze della UE senza trasparenza né logica
Abbiamo speso 44 milioni di euro per 9 milioni di dosi Sanofi, ma ne abbiamo somministrate appena 245 (245 di numero, non milioni). Valneva ordinate 1 milione di dosi, poi non acquistate e indennizzo 4,8 milioni di euro. J&J spesi 221 milioni per 40 milioni di dosi, iniettate solo 2 milioni. Costo complessivo per l’Italia 4,4 miliardi già liquidati più 850 milioni come impegno di spesa. Oltre 5 miliardi per acquistare farmaci sperimentali, più della metà buttati.
La Von Der Leyen ordina altri 36 milioni di dosi, ricontrattando, se continua così 30 milioni verranno buttate. In Italia ordinate 381 milioni di dosi ma 150 sono in eccesso e ne abbiamo già buttate 46 milioni. Solo lo stoccaggio ci costa 370.000 € al mese, mentre distruggerle distruggerle 1 euro a kg. Ma intanto non pagano mica Conte, Draghi o Speranza e nemmeno Schillaci per dirla tutta.
I dati sui vaccini Pfizer e la sperimentazione pre commercializzazione sono stati consegnati su ingiunzione del giudice (altrimenti ci avrebbero messo 70 anni).
Terzo contratto UE-Pfizer firmato a maggio 2021, con aumento del prezzo 19,5 euro a dose. Butteremo via tutto. Contrattazione via WhatsApp secretata.
Per la Corte dei Conti la contrattazione si è svolta fuori delle normali procedure negoziali, non che ci volesse il suo intervento, la cosa è chiarissima e la Von Der Leyen dovrebbe pagare per le sue azioni, invece si candida per un nuovo mandato.
Bourla l’amministratore della Pfizer ha guadagnato 5,6 milioni in 1 giorno vendendosi le azioni Pfizer dopo l’autorizzazione per la messa in commercio, è andata meglio al capo di moderna che di milioni ne ha guadagnati 200.
Nonostante tutto Pfizer ha annunciato tagli per 3 miliardi e il licenziamento di centinaia di dipendenti.
Più che di “no vax” bisognerebbe iniziare a parlare di “no cervello”.
Nel proseguo il vademecum della cassazione per i magistrati con cui sostanzialmente li spronava ad “archiviare tutto sui vaccini” in quanto sicuri ed efficaci, parlando di “effetti avversi rari e brevi”, di Costituzione rispettava e di legittimità dell’obbligo vaccinale. Un lungo articolo del Bangkok post, rivela che due professori di due università della Thailandia, hanno riscontrato innumerevoli effetti avversi e un aumento della mortalità, affermando che “sono stati fatti sforzi per nascondere i dati sulle persone colpite e uccise dalle vaccinazioni, e che il numero ufficiale di persone colpite dalle vaccinazioni era quindi irrealisticamente basso”. Le morti improvvise e Satanremo, il festival dove si urla in coro Belzebù diretti da Fiorello e la scenografia rivela una riproduzione di Baffometto, insomma il festival del satanismo, anche perché canzoni, musica e artisti sono decisamente altra cosa.