La drammatica storia di Valeria Fioravanti.
Una storia di malasanità, di omertà e complicità ad ogni livello sanitario, nessuno si è fatto avanti per testimoniare, nessuno ha aperto un’inchiesta interna, nessuno si è scusato e nemmeno ha dimostrato la sua vicinanza alla famiglia.
Insieme ai genitori di Valeria Fioravanti, Tiziana Santoro e Stefano Fioravanti, ripercorriamo la triste e vergognosa vicenda, che ha portato alla morte una giovane mamma di appena 27 anni, in perfetta salute, che lascia oltre alla famiglia di origine, il marito e una bimba di pochi mesi.
La drammatica storia di Valeria Fioravanti
Il 25 dicembre 2022 Valeria Fioravanti 2022 viene operata per un pelo incarnito presso Campus Biomedico, un’operazione banale fatta in day hospital con appena due punti di sutura.
Un’operazione che però risulterà fatale, Valeria Fioravanti si sente male, ha la meningite ma in diversi pronto soccorso sbagliano la diagnosi e in un caso viene invitata ad andarsene da un’infermiera perché a suo dire Valeria Fioravanti stava esagerando, Infermiera che oltretutto minaccia di chiamare le forze dell’ordine se Valeria Fioravanti non se ne fosse andata.
Il 27 dicembre si reca al pronto soccorso del Policlinico Casilino. Le viene diagnosticata una forte cefalea e Valeria Fioravanti viene dimessa con la prescrizione di antinfiammatori.
Il 30 dicembre Il dolore peggiora. Altra visita al Casilino, altra diagnosi errata.
Le hanno detto che esagerava e hanno minacciato un intervento delle forze dell’ordine.
Al San Giovanni la risposta è protrusione alla colonna vertebrale e la cura un collare per una settimana.
Il 5 gennaio: Valeria Fioravanti continua a peggiorare. Al quarto tentativo i medici capiscono che si tratta di una meningite batterica. Ma il virus è in stato avanzato. A nulla è servito il trasferimento al Gemelli. La giovane mamma era già entrata in coma e nonostante un’operazione, il 10 gennaio, Valeria Fioravanti è morta dopo giorni di coma.
Finalmente la magistratura ha chiuso le indagini rinviando a giudizio tre medici sono Marco Villivà, Carlo Ancona e Giacomo Fidelio, i tre sanitari che intervennero sulla ventisettenne. Il primo lavora al Policlinico Casilino, gli altri due all’ospedale San Giovanni, l’accusa è omicidio colposo. (L’articolo prosegue dopo le immagini)
“Voci Ribelli” c’è chi dice no al sistema
Chiara Talin Blogger e scrittrice, blog Malta Forever, presenta il suo ultimo libro “Voci ribelli: storie e ragioni di chi ha scelto di dire no al sistema”. (L’articolo prosegue dopo le immagini)
Nel corso della mia esplorazione attraverso le pagine di questo ebook, ho avuto il privilegio di dialogare con individui coraggiosi e determinati, coloro che si sono posti sul fronte opposto al sistema dominante. Le loro voci, spesso soffocate o ignorate, sono emerse con forza e chiarezza in queste interviste, creando un affresco ricco e sfaccettato delle prospettive contrarie al sistema. Ciò che emerge con chiarezza è la complessità e la diversità di queste voci dissidenti. Ogni intervistato ha una storia unica, un percorso personale che li ha portati a sfidare il sistema in modi differenti. Alcuni hanno abbracciato la via dell’attivismo, impegnandosi in manifestazioni e proteste, mentre altri hanno scelto di resistere in modo più silenzioso, agendo attraverso piccoli gesti di ribellione quotidiana. In questo viaggio, ho potuto comprendere meglio le motivazioni profonde di chi si oppone al sistema. C’è una comune aspirazione a una società più giusta, equa e inclusiva. Le preoccupazioni per l’ingiustizia sociale, l’ineguaglianza e la mancanza di rappresentanza sono state espresse con passione e convinzione. Questi individui dissidenti si sono rifiutati di accettare lo status quo, cercando di aprire spazi per nuove possibilità e alternative. Tuttavia, questo ebook non si limita a dipingere un ritratto idealizzato delle voci contrarie al sistema. Riconosce anche le sfide e le contraddizioni che affrontano coloro che cercano di resistere. La lotta contro il sistema non è mai facile, e molti intervistati hanno condiviso le difficoltà e le pressioni che hanno sperimentato nel perseguire il loro cammino. In conclusione, “Voci ribelli storie e ragioni di chi ha scelto di dire no al sistema” si propone di offrire una finestra aperta su un mondo spesso misconosciuto. Queste pagine invitano il lettore a riflettere sulle complesse dinamiche che caratterizzano la resistenza al sistema e a considerare le molteplici vie attraverso le quali l’opposizione può manifestarsi. Nel farlo, spero che questo ebook possa stimolare la riflessione critica e favorire un dialogo costruttivo sulla necessità di un cambiamento sociale duraturo. In un’epoca in cui la diversità di pensiero è più importante che mai, le voci dissidenti meritano di essere ascoltate e comprese, poiché potrebbero contenere le chiavi per un futuro più inclusivo e solidale.
Il libro non si limita a dipingere un ritratto idealizzato delle voci contrarie al sistema. Riconosce anche le sfide e le contraddizioni che affrontano coloro che cercano di resistere. La lotta contro il sistema non è mai facile, e molti intervistati hanno condiviso le difficoltà e le pressioni che hanno sperimentato nel perseguire il loro cammino. In conclusione “Voci ribelli storie e ragioni di chi ha scelto di dire No al sistema” si propone di offrire una finestra aperta su un mondo spesso misconosciuto. Queste pagine invitano il lettore a riflettere sulle complesse dinamiche che caratterizzano la resistenza al sistema e a considerare le molteplici vie attraverso le quali l’opposizione può manifestarsi.
Tra gli intervistati: Massimo Mazzucco, Daniele Zuccarello che ha intervistato molte persone danneggiate da vaccino, Rosanna Spatari della torteria di Chivasso, il dott. Citro, la psicologa Antonella Tinuni …