Israele sta compiendo una strage di civili palestinesi, con il pieno appoggio dei governi occidentali, senza ombra di dubbio Israele sta compiendo atroci crimini di guerra che ricordano quelli subiti dagli ebrei durante la Shoah.
È chiaro che nessun governo dovrebbe appoggiare un simile genocidio, il cui fine dichiarato è l’estinzione dei palestinesi dalla striscia di Gaza e la loro definitiva cacciata da quei territori, il governo dovrebbe condannare senza se e senza ma la guerra contro gli innocenti (civili, donne e soprattutto bambini) compiuta da Israele che non si fa scrupolo di radere al suolo interi quartieri, colpire ospedali, sparare gratuitamente sui civili, spogliarli e umiliarli e spesso torturarli.
Così dopo la puntata di approfondimento storico/economico/geopolitica con i giornalisti A. Gila, P. Nicotri e R. Pecchioli (inserire link alla puntata), proseguiamo il racconto dei fatti.
Apartheid di Israele contro i palestinesi
Iniziamo la puntata con un Video di Amnesty International sull’ Apartheid israeliano contro i palestinesi, il 2 febbraio 2022 scriveva:
Quest’anno ricorrono i 74 anni dall’espulsione di massa e dallo spostamento di oltre 700.000 palestinesi dalle loro case, villaggi e città durante il conflitto che ha creato Israele nel 1948. Da allora, la Nakba (catastrofe) – come viene chiamata in arabo dai palestinesi – è stata incisa nella coscienza collettiva palestinese come una storia di spossessamento senza fine.
A 74 anni dalla loro espulsione, la sofferenza e lo sfollamento dei profughi palestinesi sono una realtà quotidiana. I palestinesi che sono fuggiti o sono stati espulsi dalle loro case in quello che oggi è Israele, insieme ai loro discendenti, hanno il diritto al ritorno così come stabilito dal diritto internazionale. Tuttavia, non hanno praticamente alcuna prospettiva di poter tornare alle loro case – molte delle quali distrutte da Israele – o ai villaggi e alle città da cui provengono. Israele non ha mai riconosciuto questo loro diritto.
Negare una casa ai palestinesi è al centro del regime di apartheid imposto da Israele ai palestinesi. L’espropriazione delle proprietà dei palestinesi non si è fermata e la nakba è diventata l’emblema dell’oppressione che i palestinesi devono affrontare ogni giorno, da decenni.
Oggi, oltre 5,6 milioni di palestinesi rimangono rifugiati e non hanno diritto al ritorno. Almeno altri 150.000 corrono il rischio reale di perdere la casa a causa della brutale pratica israeliana di demolizioni di case o sgomberi forzati.
“Israele non è lo stato di tutti i suoi cittadini… [ma piuttosto] lo stato-nazione del popolo ebraico e solo il loro” – messaggio pubblicato online nel marzo 2019 dall’allora primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Israele e il Natale a Betlemme
Il messaggio del reverendo Munther Isaac nella messa di Natale a Betlemme è una condanna senza appello a tutti quei cattolici che appoggiano i crimini di Israele, ma è una condanna a tutti quei cattolici che lasciano Gesù sotto le macerie in silenzio, al contrario il compito dei cattolici oggi è quello di condannare ad alta voce questi crimini contro Dio e gli uomini.
Eppure i nostri politici che si professano cattolici, dalla Meloni a Salvini che se ne andava in giro sventolando il rosario, per arrivare a Mattarella, tacciono e appoggiano Israele.
“Questo è un annientamento questo è un genocidio, Il mondo resta a guardare, le chiese restano a guardare, la popolazione di Gaza sta mandando on-line le immagini della propria esecuzione, forse al mondo importa ma va avanti, questo è anche il nostro destino qui a Betlemme, siamo tormentati dal silenzio del mondo, i leader dei paesi così detti “liberi” sono allineati per dare il via libera a questo genocidio, e hanno pagato il conto in anticipo nascondendo la verità e il contesto, fornendo copertura politica, ed è stato raggiunto un alto livello di copertura teologica con la Chiesa occidentale sotto i riflettori. Qui in Palestina la Bibbia è un’arma contro di noi, qui affrontiamo la teologia dell’impero, un travestimento per la supremazia della superiorità, scelta e diritto … Il travestimento usa parole come missione ed evangelismo, compimento della profezia e diffondere la libertà, la teologia dell’impero diventa un potente strumento per mascherare l’oppressione sotto l’orologio della sanzione divina …“ .
Il tunnel sotto la sinagoga a New York
La puntata prosegue con le poche reazioni che registriamo in Italia e nella Ue, con Tal Mitnick il ragazzo israeliano che rifiuta di arruolarsi per combattere i palestinesi e che per questo è stato arrestato. L’elenco dei vertici della CDC statunitense, che insieme a Fauci ha mentito per imporre i farmaci sperimentali, arrivando a negare effetti avversi e nascondendo l’origine artificiale del virus, risultano in gran parte ebrei, nulla di male certo, ma è comunque una strana coincidenza.
Lunedì 8 gennaio 2024, a Brooklyn New York
Il tunnel segreto è stato scoperto sotto il quartier generale globale del movimento Chabad-Lubavitcher. Sembra che il tunnel sia stato scoperto per la prima volta dai leader religiosi alla fine dell’anno scorso, secondo rapporti dei media locali, e abbia causato uno scisma nella comunità tra coloro che sostengono il tunnel e quelli che non lo fanno.
Si ritiene che il tunnel sia stato scavato da studenti e giovani della comunità, nel tentativo di espandere la sinagoga e annettere ulteriore spazio nel seminterrato di un condominio vuoto dietro la sede.
Lunedì pomeriggio i leader Chabad hanno chiamato un camion di cemento per sigillare l’apertura del passaggio, i sostenitori del tunnel hanno organizzato una protesta improvvisata per bloccare i lavori scontrandosi contro la polizia.
DI per sé la notizia non è rassicurante perché non si conoscono i motivi per i quali sia stato costruito il tunnel. Interessante la dichiarazione che l’espansione della Sinagoga e la costruzione del tunnel sarebbero volontà del Rabbino Manac Mendel Schneerson deceduto nel 1994.
Menachem Mendel Schneerson è stato un filosofo, mistico e rabbino ucraino naturalizzato statunitense, settimo ed ultimo Rebbe del movimento Chabad-Lubavitch. Su di lui torniamo dopo.
Tornando al tunnel c’è anche il sospetto della pedofilia, non sarebbe la prima volta, proprio tra gli ebrei ortodossi di Brooklyn.
Scriveva “La Stampa” il 14/12/2011 Pedofilia – comunità ebraica ortodossa del quartiere newyorkese di Brooklyn: Le vittime delle molestie, bambini e ragazzi che hanno subito violenze sessuali, sono 117. Gli indagati finiti in manette negli ultimi tre anni sono 85 e appartengono tutti alla grande comunità ebraica ortodossa del quartiere newyorkese di Brooklyn, che ha tentato – invano – di risolvere il problema al suo interno prima di denunciare quanto stava accadendo alla polizia.
Ma torniamo al Rabbino Menachem Mendel Schneerson che incontrò il giovanissimo Bill Gates.
Il Rabbino Menachem Mendel Schneerson era una persona molto potente, rispettata e temuta sia negli Usa che in Israele e a giudicare dal filmato che vediamo nella puntata, aveva in pugno le “élite” di Hollywood, ma si dice avesse in pugno i banchieri di Wall Street, i più grandi sviluppatori immobiliari di New York e non solo. Nel video si vede inizialmente la madre di Steven Spielberg.
Alla luce di tutto questo la scoperta del tunnel è quanto meno inquietante.