Gli agricoltori italiani sono sul piede di guerra, dopo le ingenti proteste che hanno paralizzato la Germania per poi estendersi a Romania, Polonia e Francia, è il momento dell’Italia. Per maggiori informazioni e video sulla protesta in Germania puoi guardare questo video.
Danilo Calvani il leader C.R.A. Agricoltori Traditi interviene in trasmissione e lancia la protesta ad oltranza che inizierà lunedì 22 gennaio, per seguire gli agricoltori, conoscere i presidi e i luoghi di protesta, il riferimento sono la pagina Facebook:
https://www.facebook.com/profile.php?id=100075537623150
e il gruppo:
https://www.facebook.com/groups/2329534307245973/
Questi i primi appuntamenti ma le adesioni si stanno moltiplicando, quindi il consiglio è quello di seguire l’evolversi degli eventi dalle pagine sopra indicate.
I motivi della protesta degli agricoltori
In Germania il motivo scatenante della protesta, è stata la decisione del governo di tagliare le esenzioni dalle tasse sul carburante e sui veicoli agricoli e a nulla è valsa la retromarcia del governo che ha ripristinato le esenzioni tagliando al loro posto un fondo per la protezione del mare, ma è una retromarcia fittizia il governo ha confermato che le esenzioni verranno comunque tagliate nei prossimi anni.
La rivolta degli agricoltori è soprattutto contro le folli politiche “green” della UE, che nulla hanno a che vedere con l’ecologia o il taglio di sostanze inquinanti, infatti con la bufala che la CO2 sarebbe responsabile della presunta emergenza climatica, la UE vuole imporre misure per impedire l’allevamento e la coltivazione della terra.
Le regole europee prevedono la messa a riposo del 10% della superficie agricola, la conversione di almeno il 25% della superficie agricola a biologico Virgo obbligo di rotazione annuale per tutte le colture cerealicole (di fatto si dimezza la produzione di grano). Riduzione del 50% dei pesticidi ma viene autorizzato su pressione tedesca l’uso del glifosato per altri 10 anni (il glifosato è dannoso per la salute e probabilmente cancerogeno). Riduzione del 30% dei concimi, varo delle etichette nutrizionali (Nutriscore), diminuzione dello spreco alimentare del 50% ma non all’origine e non in sede di trasformazione.
Tutto questo per raggiungere degli obiettivi che non avranno nessun impatto sull’ambiente ma avranno un devastante impatto sociale ed economico:
- Ridurre entro il 2030 le emissioni nette di CO2 del 55% rispetto al 1990.
- Raggiungere la neutralità carbonica entro 2050.
Obiettivi irraggiungibili, perché la UE delocalizza le produzioni in paesi dove si emette molta più CO2, obiettivi che anche se raggiunti non servirebbero a nulla. Tutto questo perché secondo la commissione europea l’agricoltura sarebbe responsabile del 10,3% delle emissioni europee.
La protesta degli agricoltori in Italia
E in Italia? Nel vercellese dove si produce il 50% del riso nazionale (588 campi di calcio), la EU vuole sostituire i campi di riso con i pannelli fotovoltaici. Inoltre è in atto una massiccia campagna per utilizzare i terreni per l’impianti solari, senza contare l’eolico che ha già devastato ecosistemi e campi senza nessun vantaggio energetico e/o ambientale.
In Emilia Romagna pagano gli agricoltori da 500 a 1.500 euro/ettaro/anno a seconda dell’azione, per non coltivare la terra, è vero il bando ha risorse per “soli” 211.200 €, quindi non si parla di tutta la superficie agricola, ma sono il messaggio e soprattutto la richiesta ad essere irricevibili.
Per tutti questi motivi il C.R.A Agricoltori traditi, ha indetto una protesta nazionale per il 22 gennaio chiedendo l’appoggio di tutta la popolazione italiana.
È evidente che la politica UE porterà ad un aumento dei prezzi dei prodotti agricoli e della carne, inoltre aumenterà le importazioni di prodotti meno sicuri e genuini di quelli italiani. Ma la domanda è perché la UE vuole toglierci quello che abbiamo e sostituirlo con quello che vuole? I nostri diritti sono stati negati, così come la libertà di espressione durante la pandemia e sostituiti con il lasciapassare anche esso verde o se preferite “green”. Abbiamo automobili e moto perfettamente funzionanti, ma la UE vuole che le demoliamo per sostituirle con inutili e pericolose auto elettriche, abbiamo delle case confortevoli ma la UE vuole che le adeguiamo a standard energetici pena la perdita di valore. Abbiamo una tradizione culinaria, eccellenze agricole, bestiame e formaggi, ma la UE vuole toglierci tutto e sostituirlo con insetti e carne sintetica.
Nel frattempo Bill Gates chiede sacrifici per salvare il pianeta dalla falsa emergenza climatica, ma come gli altri esponenti delle élite, si sposta su Jet privati e mentre la UE fa di tutto per impedire agli agricoltori di coltivare la terra e agli allevatori di allevare il bestiame, lo stesso Bill Gates ha acquistato 268.000 acri di terreni agricoli (1.085 chilometri quadrati circa, ovvero un quadrato con lato lungo 1.085 chilometri!).
Secondo The Land Report Bill Gates è attualmente il più grande proprietario di terreni agricoli privati negli Stati Uniti, con circa 268.000 acri di diversi terreni agricoli in 19 stati, inclusi quasi 9.000 acri in Ohio. La Louisiana ha il maggior numero di acri con poco più di 69.000, seguita dall’Arkansas con oltre 48.000 e dal Nebraska con 20.588.
Mentre Mark Zuckerberg ha appena avviato un allevamento per produrre la migliore carne del mondo, da bovini nutriti con birra e farina di Noci. Altro che difesa del pianeta! Il loro piano è chiaro cibo di qualità per i ricchi, carne sintetica e insetti per tutti gli altri.
La protesta degli agricoltori non solo è sacrosanta ma ci riguarda tutti.