Ucraina: Censura Social, nazismo e odio ucraino sembrano legati da un filo nemmeno troppo invisibile, ne parliamo insieme a Vincenzo Lorusso e Andrea Lucidi, giornalisti freelance.
La censura Social
Ogni volta che si coniano termini privi di senso, quelle che io chiamo le truffe semantiche, mi riferisco a termini come “No Vax”, “negazionista climatico” e ovviamente “filo russo”; ogni volta che si presenta una sola versione, per di più spesso fake o se preferite inverosimile e si agisce opprimendo la libertà di parola, espressione, critica e stampa; ogni volta che si cancella anche una sola opinione con l’unico scopo di avvalorare una tesi che altrimenti non potrebbe esserlo.
Ognuna di queste volte, si rafforza il totalitarismo e si nega la verità, la libertà e il pluralismo dell’informazione, la democrazia ormai sepolta viene coperta con altra terra, fino ad unico sterminato campo santo con le idee soppresse insieme alla loro travolgente verità.
È quello che è successo al canale YouTube “Donbass Italia” fondato da Vincenzo Lorusso, nel quale il giornalista pubblicava i suoi reportage, video verità, ma con una grave colpa, una verità scomoda, una verità “sbagliata” perché contraddice il pensiero unico e imposto sulla guerra in Ucraina, per questo motivo ilo canale è stato chiuso, dopo anni di lavoro e centinaia di video.
Una regola non scritta ma spietatamente applicata, si può parlare di morti, ma solo se sono ucraini, di diritti ma solo di quelli ucraini, di atrocità e crimini di guerra ma solo dei russi, di nazismo? Meglio non parlare perché per i nostri giornaloni e per il sindaco Sala, il nazismo ucraino è diventato una favola, una fake news, vorrebbero infatti farci credere che l’Ucraina sia un paese democratico dove non esistono estremisti e battaglioni armati di estrema destra.
Al mio canale Informal TV è stata soppressa la monetizzazione e a breve verrà probabilmente chiuso, insomma farà la stessa fine, d’altronde i social sono diventati la gabbia del pensiero, con cui ci controllano e dove solo chi è d’accordo con il pensiero unico ha libertà di parola.
Faina Savenkova la bimba odiata da Kiev
Faina Savenkova è la giovane di Lugansk che quando aveva solo dodici anni, fu inserita nella lista Myrotvorets, contenente i nomi di coloro che sono considerati “criminali” dal Governo ucraino, la killing list (lista di morte) ucraina.
Nonostante questo non si è mai fermata o persa di animo nel denunciare gli orrori che gli ucraini hanno compiuto nella sua terra, contro la sua gente, contro i suoi coetanei. Recentemente ha scritto una lettera al sindaco di Milano Sala, che ha recentemente ospitato a Milano una mostra dedicata al battaglione nazista Azov, dimenticandosi appunto che si tratta di nazisti colpevoli di crimini di guerra e contro l’umanità. Il sindaco non ha risposto, Vincenzo Lorusso l’aveva da poco intervistata e forse proprio per questo il suo canale è stato chiuso. Faina risponde così:
Nei miei 14 anni sento spesso parlare di democrazia.
Nei film ci viene mostrato un meraviglioso stile di vita occidentale, progettato per convincerci che, a differenza di noi, ogni americano ed europeo è libero. Ma qual è la realtà? I tempi degli anni ’70, quando si protestava contro la guerra, quando la gente poteva dire quello che pensava, sono purtroppo trascorsi. Una volta ho scritto un articolo sul blocco del canale YouTube del mio amico, giornalista e blogger britannico Mike Jones. YouTube ha bloccato la sua intervista con me.
Oggi il giornalista italiano Vincenzo Lorusso si è visto cancellare il canale per un video in cui mi rivolgevo al sindaco di Milano.
Che cosa ho detto in quel discorso di così spaventoso? Forse il fatto che ho chiamato fascisti e assassini il battaglione Azov? Eppure loro stessi non nascondono le loro opinioni, ne parlano apertamente e confermano che sono fascisti, e i casi giudiziari confermano eloquentemente che sono assassini. Forse non gli è piaciuto che io abbia chiesto una mostra che mostrasse le conseguenze dell’“eroismo” di Azov? Il pubblico non dovrebbe conoscere i propri “eroi” a vista? Mi dispiace per Lorusso, e lasciamo che questa rimanga una macchia di vergogna indelebile sulla coscienza di YouTube. Ma ciò che più mi sorprende è che le persone al potere che parlano di democrazia impongono sempre più restrizioni e ci costringono a camminare in formazione e a pensare allo stesso modo. Non so come dovrebbero reagire francesi, italiani o americani a questo, ma tutto ciò che viene fatto ora porta gradualmente alla dittatura e allo sbocciare del fascismo.
Oggi chiuderanno il tuo canale, domani ti inseriranno sul sito #Myrotvorets come persona indesiderata e cosa succederà dopodomani?
Ciao, meraviglioso nuovo mondo.
Già cara Faina, se oggi parli di immigrazione incontrollata ti danno del fascista, ma se sei nazista e responsabili di orrori indicibili, dicono che sei un eroe senza macchia e ti dedicano una mostra. Come dovrebbero reagire gli italiani?
Acclamazione nazista Wafen SS al parlamento canadese
Recentemente il premier Justin Trudeau ha ricevuto in pompa magna Volodymyr Zelensky al Parlamento di Ottawa.
Per l’occasione, è stato invitato Yaroslav Hunka, un reduce ucraino della seconda guerra mondiale, che oggi ha 98 anni e passaporto canadese, presentato come un «veterano che ha combattuto per l’indipendenza dell’Ucraina contro i russi», nonché come «un eroe ucraino e un eroe canadese». Hunka è stato accolto con una fragorosa standing ovation.
Peccato che gli ucraini, dal 1941 al 1945, combatterono sì contro i russi, ma al fianco della Germania hitleriana.
Dopo giorni di silenzio, Trudeau si è scusato:
“Quanto accaduto è profondamente imbarazzante per il parlamento canadese e, per estensione, per tutti i canadesi”. Salvo poi aggiungere “Sarà davvero importante che tutti noi respingiamo la disinformazione russa e continuiamo a sostenere fermamente e inequivocabilmente l’Ucraina”.
Cosa intende con disinformazione russa? Il fatto che come il suo parlamento ha dimostrato l’Ucraina andrebbe denazificata? Quando si dice che la toppa è peggio del buco.