Mercoledì 14 giugno 2023 è stata una giornata storica per gli ex dipendenti Alitalia, ed una bella tegola per ITA, ne parliamo con Antonio Amoroso, segretario nazionale di Cub trasporti e con l’avv. Alessandro Rizzo.
Con la sentenza n. 6205/2023, il Tribunale di Roma, Quarta Sezione Lavoro, ha dato ragione al ricorso di 77 ex dipendenti Alitalia reintegrandoli, ma soprattutto, ha sancito che quella tra Alitalia è Ita, la famosa cessione a un euro, è stata in realtà una cessione di ramo d’azienda. La causa vincente è stata patrocinata da Assovolo e lo Studio Legale è Panici:
La Sentenza
‹‹Visti gli artt. 429 c.p.c., 2112 c.c. e l’art.1 paragrafo 1 lett. a) e b) della Direttiva 2001/23/CE del Consiglio del 12 marzo 2001
In parziale accoglimento dei ricorsi
Accerta la sussistenza del trasferimento di ramo d’azienda tra Alitalia Società Aerea Italia s.p.a in A.S. unitamente a Alitalia Cityliner Società per Azione in A.S e Italia Trasporto Aereo s.p.a. – ITA verificatosi in attuazione del “contratto di cessione del complesso di beni e contratti” concluso tra le parti in data 14 ottobre 2021
Dichiara per l’effetto il diritto dei ricorrenti alla prosecuzione del rapporto di lavoro alle dipendenze della società Italia Trasporto Aereo s.p.a. – ITA con decorrenza dal 15 ottobre 2021
Condanna la società convenuta al pagamento ai ricorrenti delle retribuzioni maturate dalla decorrenza da ultimo indicata;›› …
Il Tribunale rigetta invece il ricorso per i criteri di imparzialità e trasparenza nelle procedure di reclutamento del personale e la discriminazione nell’accesso al lavoro.
Il contratto svelato
Per quanto parte della stampa abbia evidenziato che ci sono state diverse sentenze precedenti, con esito opposto, anche emesse da un altro giudice dello stesso Tribunale di Roma, sminuendo in questo modo il peso di questa sentenza, in realtà c’è un dettaglio non esattamente trascurabile che differenzia questa sentenza dalle precedenti, finalmente è stato consegnato il contratto di cessione ad un euro. Come scrive Carlo Furiga Segr. Naz. Assovolo – Trasporto Aereo nella sua lettera aperta al direttore di Startmag.it
“… Le varie sentenze in negativo per i lavoratori sono state tutte “viziate” dalla mancanza di pezzi di documentazione, tenuta ben nascosta da due società sotto il diretto controllo dello Stato, da una parte Alitalia SAI in A.S., commissariata sulle basi della Legge Marzano, dall’altra Ita, interamente posseduta dal MEF e sancita dal Consiglio di Stato come a controllo pubblico.
Parliamo in primis del Contratto di Cessione.
Questo è stato finalmente consegnato su richiesta perentoria di un Giudice, il primo che ci voleva vedere ben chiaro.
In realtà già pochi giorni prima, a Milano, un altro giudice aveva scritto in sentenza che si trattava di cessione di ramo d’azienda, ma la natura liquidatoria consentiva la deroga al 2112. Il contratto in questione, svela però che c’è stata continuità, al punto che AS si impegna a mantenere tutto operativo fino alla mezzanotte del 14 ottobre 2021, poiché Ita rileva il ramo funzionante alle 00,01 del 15 ottobre. Leggeremo la sentenza, ma molto probabilmente questo è uno degli aspetti che più di ogni altro, ha chiarito cosa realmente è accaduto …”.
Insieme agli ospiti approfondiamo anche altri aspetti della cessione, soprattutto riguardanti il personale lasciato a casa senza lavoro.