Insieme alle psicologhe e psicoterapeute Silvana Bonanni, Antonella Sagone, Clara Curtotti, Luisa Benedetti, del “Comitato nazionale psicologi per l’etica, la deontologia e le scienze umane”, andiamo a scoprire questo importante gruppo di specialisti che ha deciso di dire no alla follia pisco-mediatico-sanitaria che abbiamo vissuto durante la pandemia.
Iniziamo passando in rassegna le diverse iniziative, incontri e dibattitti del “Comitato nazionale psicologi per l’etica, la deontologia e le scienze umane”, che hanno coinvolto, tra gli altri la dott.ssa Loretta Bolgan, il prof. Daniele Trabucco, gli avvocati Ambrogio Novelli e Andrea Volpe, Massimo Ruotolo, il dott. Andrea Stramezzi …
Perché è nato il comitato e quali sono i suoi scopi? Quale è la sua missione? Quale l’azione culturale che reca in sé?
La pandemia, le restrizioni e il contraccolpo psicologico
Aiuto psicologico per i postumi da lockdown, per i parenti delle vittime del Covid19 e della malasanità, che hanno visto entrare i loro cari in spedale e li hanno visti uscire in un sacco nero, hanno sepolto un corpo senza essere sicuri che fosse quello del loro caro. Aiuto psicologico ai danneggiati da vaccino e ai loro familiari. Aiuto psicologico per i familiari delle vittime da vaccino.
Spazio critico di psicologia e situazione della nostra società. Ma anche il codice deontologico che minaccia l’indipendenza degli psicologi e vorrebbe sottometterli a rigidi protocolli, magari con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.
Mai come in questi anni assistiamo a un vero e proprio assalto ai minori: dalla pandemia al gender, giusto per fare 2 esempi eclatanti. Il comitato si occupa di infanzia e adolescenza, da un punto di vista psicologico, ma con grande attenzione alla manipolazione dei media e talvolta della stessa scuola.
Infine l’impegno a livello sociale.
Il Comitato nazionale psicologi per l’etica, la deontologia e le scienze umane
“Comitato nazionale psicologi per l’etica, la deontologia e le scienze umane”: Il Comitato Nazionale Psicologi nasce a gennaio 2022 dall’incontro di un gruppo di colleghi di diversa formazione e di diverso orientamento, uniti dalla comune aspirazione di dare voce pubblica ad una Psicologia forte delle radici da cui proviene e aperta agli sviluppi futuri.
L’occasione è stato il fermento presente nel nostro Paese in seguito ai fatti di Trieste e alle numerose manifestazioni di piazza e la grande pressione esercitata sull’opinione pubblica che inevitabilmente riverberava sul quotidiano di ognuno e anche sulla nostra professione, con l’inizio dell’obbligo vaccinale per i sanitari, le prime sospensioni a coloro che non vi si adeguavano e le posizioni assunte dagli ordini professionali.