Giovedì 2 febbraio 2023, si è svolta a Roma la conferenza “Custodire l’ambiente, custodendo l’uomo” organizzata dall’associazione “Pro Vita & Famiglia”. All’evento hanno partecipato professori, studiosi e scienziati con una lunga esperienza sul clima. Nel video gli interventi degli autori del libro “Dialoghi sul Clima”, alcuni dei quali sono stati ospiti delle scorse puntate di “A Viso Scoperto”, nelle quali abbiamo gli studiosi hanno spiegato nel dettaglio perché l’emergenza climatica in realtà non esiste, perché il riscaldamento climatico non dipende dall’aumento della concentrazione della CO2 in atmosfera, peraltro in continuo aumento nonostante il Protocollo di Kyoto del 1997.
Motivo del convegno, al quale hanno partecipato anche alcuni politici, è portare l’attenzione sulla scienza e non sul dibattito politico e mediatico, perché la scienza è prima di tutto confronto.
Una conferenza che ha superato la censura che colpisce qualsiasi tesi si discosti dal pensiero unico climatico.
L’intervento dei professori:
Il prof. Alberto Prestininzi, che ha ideato e coordinato l’edizione del libro, torna a chiedere un confronto pubblico, basato sul metodo scientifico. La scienza si confronta nei luoghi idonei come, le aule universitarie, non nei talk televisivi. Dicono che gli scienziati che sostengono la teoria dell’emergenza climatica sono la maggioranza? Bene, che mandino il migliore di loro a confrontarsi con noi, così ci umilia; se riescono a dimostrare che abbiamo torto, divento un loro apostolo. Ma me lo devono dimostrare.
I modelli climatici utilizzati non sono affidabili perché non sono in grado di simulare ciò che accaduto sul pianeta da sempre, cioè le variazioni climatiche.
Il Prof. Mario Giaccio sottolinea gli interessi dei gruppi di investimento, la “green economy” è il nuovo oro da cui estrarre valore. L’Europa demanda le sue produzioni alla Cina, ma la cosa incredibile è che se le stesse produzioni le facesse l’Europa emetterebbe molta meno CO2 di quanta ne emetta la Cina che produce tutto con il carbone, mentre l’Europa utilizza l’energia nucleare, il gas, che sono meno inquinanti. Insomma l’Europa che si mostra al mondo molto green è quella che inquina di più, solo che demanda il suo inquinamento alla Cina.
Il prof. Nicola Scafetta demolisce i modelli climatici, programmi al computer, che dovrebbero essere scientificamente validabili, ovvero si dovrebbe dimostrare che sono in grado di interpretare correttamente il cambiamento climatico. Altrimenti il modello è soltanto qualcosa che uno ha creato. Nel modello metto quello che conosco del clima, oppure ci metto quello che io ci voglio mettere. Perché sono io a creare il modello, non è un dato di fatto.
Seguono gli interessantissimi interventi del prof. Crescenzi, del prof. Franco Battaglia, il prof. Luigi Mariani, il prof. Ernesto Pedrocchi e dell’ing. Giovanni Brussato. Infine dei brevi estratti degli interventi dei politici, l’on. Maddalena Morgante (FDI), l’on. Elisabetta Gardini (FDI) e Marco Rizzo (PCI).