Intervista a tutto campo della Dottoressa Maria Teresa Turrini, presidente COSAR. Un medico che non si è tirato indietro e ha sposato le terapie domiciliari precoci che hanno salvato tante vite, basti pensare che i tanto demonizzati antinfiammatori avrebbero evitato il 90% dei ricoveri! Un medico vero agisce secondo scienza e coscienza, non segue ottusi protocolli senza fondamento scientifico, come il famigerato protocollo tachipirina e vigile attesa, che ha condannato molte, troppe persone, ad una morte atroce ed evitabile, persone morte sole senza il conforto dei propri cari, senza conforto spirituale né estrema unzione, morti e chiusi in un sacco come la spazzatura da buttare in fretta. Un sacco nero ecco cosa hanno sepolto tanti, troppi, italiani.
La Dottoressa Turrini ha detto no ad un siero sperimentale, che ci hanno dipinto come miracoloso e in quanto tale da accettare come atto di fede, pena la persecuzione, l’esclusione dalla società, a volte dalla famiglia e dai parenti, fuori dai locali, dai mezzi di trasporto, dal lavoro. Esclusi per legge da uno stato che ha rinnegato i principi fondamentali della nostra costituzione per piegarsi alle logiche perverse della Ue e degli immani interessi delle case farmaceutiche.
Sieri sperimentali spacciati come panacea di tutti i mali, che non hanno protetto nessuno dal contagio e dalla trasmissione, tanto meno i fragili, ma che continuano ad essere proposti alla popolazione come unica via di uscita da una pandemia che ormai non fa più paura a nessuno.
Un medico che rifiuta di vaccinarsi è ancora peggio di un banalissimo “No-Vax” da strada, di quelli che si incontravano alle manifestazioni, sedate con una violenza inumana. Un medico “No-Vax” è la perfetta vittima sacrificale, su cui scaricare odio, violenza verbale, è il colpevole per eccellenza in questa nuova follia sanitaria del pensiero unico. In questi anni abbiamo imparato che il medico che piace al sistema, che serve al sistema, è quello che esegue ordini, non quello che cura secondo scienza e coscienza.
La dottoressa però non si è data per vinta nonostante il gelo e le discriminazioni dei suoi “colleghi”, è scesa in piazza a urlare forte la verità, ha fondato il Cosar (Comitato sanitari Arezzo), ha raccolto fondi per sostenere i sanitari sospesi ma anche i danneggiati.
La dottoressa commenta anche le inaccettabili dichiarazioni del pediatra aretino Italo Farnetani, docente ordinario di Pediatria dell’Università Ludes-United Campus of Malta: “Consiglio a tutti i genitori di vaccinare i figli piccoli contro il Covid”, sono d’accordo “sul fatto che venga raccomandato in primo luogo ai bambini fragili perché sono quelli a maggior rischio di forme gravi di questa malattia, cioè di complicanze” dall’infezione da Sars-CoV-2 e per questo “andranno protetti con il vaccino”,
“E’ una situazione analoga a quella che si attua per la vaccinazione antinfluenzale. Anche se ancora non si può considerare il Covid allo stesso livello dell’influenza, perché si tratta di una malattia ancora non stabilizzata. Proprio per questo ritengo sia utile vaccinare anche i bambini non fragili”. “Non dimentichiamo quello che abbiamo visto dal 2020 a oggi, e cioè che anche i più piccoli possono andare incontro a complicanze” da Covid, “anche se in forma minore”.
Per finire, la dottoressa, forte dell’esperienza maturata in questi tristi anni e fedele al giuramento di Ippocrate, auspica una nuova era della medicina e spiega nel dettaglio di cosa si tratta.