Cosimo Massaro scrittore, Esperto di politiche monetarie spiega che cosa è il debito e a chi appartiene la moneta secondo quanto scoperto e divulgato dal prof. Giacinto Auriti.
Giacinto Auriti il 16 dicembre 1996 presentò un disegno di legge di sole 50 parole e fece la rivoluzione cambiando una sola parola, oggi succede che quando la banca centrale emette moneta questa viene addebitata, mentre invece Auriti sosteneva che quando una banca emette moneta essa va accreditata.
In questo modo l’emissione moneta invece che creare debito creerebbe ricchezza per tutti. Nessuna legge stabilisce infatti di chi debba essere la proprietà della moneta all’atto dell’emissione. Il valore della moneta quindi è causato, non dall’attività dell’organo di emissione, che, predisponendo ed erogando i simboli, determina solo il presupposto formale del valore monetario, ma dall’accettazione da parte della collettività … Il rapporto che si è venuto ad instaurare tra Banca centrale e collettività è diventato così analogo a quello di chi presta nasse vuote ai pescatori indebitandoli non solo delle nasse, ma anche del pesce che sarà pescato.
Il credito si estingue col pagamento, la moneta continua a circolare dopo ogni transazione, perché, come ogni unità di misura, è un bene ad utilità ripetuta;
sottoscrivendo il titolo monetario sotto la parvenza di una falsa cambiale, il Governatore della Banca centrale induce la collettività nel falso convincimento che sia lui stesso a creare il valore monetario. In tal modo la Banca centrale, non solo espropria ed indebita la collettività nazionale del suo denaro, ma pone le premesse – come vedremo – per usurpare, tramite la sovranità monetaria, la stessa sovranità politica.
«La ratio di queste disposizioni» – recita la relazione – «è evidente: garantire la piena indipendenza delle Banche centrali e della Banca centrale europea nella gestione della politica monetaria… In conseguenza non si consente agli esecutivi degli Stati firmatari del trattato di esercitare signoraggio in senso stretto: ovvero di appropriarsi di risorse attraverso l’emissione di quella forma di debito inesigibile che è la moneta inconvertibile a corso legale».
Normalmente non dovrebbe essere consentito a nessuno di «appropriarsi» di risorse altrui e non solamente agli «esecutivi degli Stati firmatari del trattato», mentre invece ciò deve essere consentito solamente alle Banche centrali ed alla Banca centrale europea (che avrebbero così per legge la «licenza di rubare»).
Le Banche centrali apparendo come debitori di false cambiali, si sono arrogate il potere di «esercitare signoraggio» per «appropriarsi di risorse» monetarie, ossia del valore indotto creato dalle collettività nazionali con il risultato di espropriare ed indebitare le collettività nazionali del loro denaro, senza contropartita. È questa la «grande usura» intuita da Pound. (dal disegno di legge del pro. Giacinto Auriti).